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Visualizzazione dei post da aprile, 2017
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Dal 20 maggio disponibile online e in seguito anche in libreria. Visitate la mia pagina facebook che annuncerà tutte le novità a riguardo. https://www.facebook.com/Gallery-1668091730166069/
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Dal capitolo 6, ancora Axel                  Avrebbe voluto parlarle di quello che le era successo quel pomeriggio, magari riderci sopra per sminuirlo, ridicolizzarlo e dimenticarlo, ma dopo aver ricevuto quella notizia le sembrava alquanto inopportuno. Inoltre, come avrebbe mai potuto cominciare il discorso: “Sai mamma oggi ho sbagliato strada e per caso mi sono ritrovata davanti a quella galleria abbandonata e sempre per caso mi ci sono avvicinata ed è lì che ho visto due occhi malefici fissarmi dal buio più profondo”. No, quella sarebbe stata la volta buona che l’avrebbe portata di nuovo dallo psicologo. Ci era già stata qualche tempo dopo che suo padre le aveva lasciate e non era stato affatto piacevole. Ricordava bene quel dottore che la guardava dritto negli occhi senza sorridere mai, con quegli occhiali appoggiati sulla punta del naso largo, l’aria annoiata e saccente. Ciò che la intristiva maggiormente era il volto di sua madre quando si congedavano prima della seduta,
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Nell' attesa che Gallery arrivi in libreria, ecco la descrizione della mia piccola, amata Axel: " Axel era una ragazzina mora, snella, con i capelli corti sempre spettinati come se si fosse appena svegliata. La sua abitudine di attorcigliarli in continuazione tra le dita, per timidezza o forse per nervosismo, faceva sì che restassero sparati come punte elettrizzate. Nel suo stile di abbigliamento prediligeva il colore nero: maglie, jeans, scarpe, giubbotti; mai vista con un colore diverso. Portava un piercing al naso e tre all’orecchio sinistro. Gli occhi erano marcati profondamente da un eyeliner, unico peccato di vanità al quale aveva ceduto dopo essere stata scambiata più volte per un ragazzo. La sua apparente androginia veniva però smentita dal suono della sua voce: delicata, sottile e timida, che permetteva di intuire una femminilità non ancora sbocciata."